Supernova in M101
Questa è la supernova che si è accesa in agosto, evento straordinario ed essenziale per l’evoluzione dell’universo e lo sviluppo della vita. Parte della materia nell’universo e alcuni degli atomi di cui siamo composti possono, infatti, essere cucinati soltanto in una supernova.
Che in realtà non è una stella in quanto tale, ma l’esplosione di una stella molto massiccia in seguito a particolari reazioni al suo interno, attivate proprio dalla grandissima massa e dalle altissime temperature che vi si sviluppano.
L’esplosione, che è quello che vediamo e chiamiamo supernova appunto, non è poi neanche un’esplosione come comunemente la intendiamo, ma piuttosto un potentissimo impulso di radiazione, una vampata che emana dal cuore del processo stellare emettendo tanta energia quanta più o meno una stella come il sole emette in tutta la sua vita.
In questo processo grandi quantità della materia sintetizzata all’interno della stella, vengono eruttate verso l’esterno, con un onda d’urto velocissima e potentissima, inseminando lo spazio interstellare di elementi pesanti e propiziando processi di formazione delle stelle cosiddette di seconda generazione, come il Sole per esempio, le più adatte a circondarsi di pianeti adatti alla vita, come la Terra, per esempio.
La Pickering, in questo blog, è un tipico campione dei gas e polveri emessi da una supernova.
Questa materia dispersa nello spazio, viaggia fino ad incontrare magari altre nuvole di gas e polveri e magari formare insieme altre stelle, che magari nei loro cascami vaganti formano ammassi di materia come il nostro pianeta, dove magari poi qualche milione di comete distribuisce acqua e magari anche composti organici, aminoacidi primordiali dai quali magari poi si forma la vita, come noi la conosciamo e, un po’ presuntuosamente, la definiamo.
Tutti i magari servono a sottolineare che l’universo, vale a dire Chi così l’ha voluto, usa per creare un sistema causale e casuale allo stesso tempo, lo stesso che fa fare alla quercia mille ghiande per fare un’altra quercia e all’essere umano cento milioni di girini affinché uno almeno riesca a congiungersi con un solo ovulo.
La supernova in questione è apparsa in agosto nella galassia M101 (NGC 5457), che sta proprio ai bordi dell’Orsa Maggiore, vicino all’ultima stella del timone, Eta UMA, che tutti conosciamo, ben visibile ogni sera a Ovest un quarto Nord, per circa un mese ancora.
Nella foto, di bassa qualità essendo un singolo scatto di 10 minuti, la supernova si vede chiaramente a ore 4 rispetto al nucleo della galassia, sulla base di un triangolo di stelle.
Per avere un’idea di quanto grande sia l’esplosione fisica, considerate che tutte le stelle della foto appartengono alla nostra galassia, meno appunto la supernova che invece sta in un’altra galassia (in un altro piccolo universo) a oltre 20 milioni di anni luce.
Vale a dire che non è scoppiata in agosto, ma oltre venti milioni di anni fa ! E adesso (nel nostro tempo) sarà straspenta (si fa per dire) visto che in questa fase parossistica dura solo un paio di mesi, per ridursi poi in una nana bianca o in un buco nero.
Non più parole, vi lascio l’immagine, sperando che vi arrivi il messaggio che contiene !
A supernova in M101 galaxy
Here is the supernova blown up last august, a really extraordinary event, vital for the development of the life in the universe. Part of the components of human body, in fact, can be cooked only in a supernova.
Which actually is not a proper star but the burst of a very big one, induced by the peculiar processes in its inner core, due to its enormous mass and extremely high temperature.
What we see and call ‘supernova’ is, again, not properly an explosion as we commonly intend it, but rather an enormous radiation pulse, a burst flaming from the interior of the star and sending out as much energy as that the Sun is supposed to emit in its entire life.
The powerful shockwave pushes huge bulks of the matter synthesized in the star out in the space, where second generation stars might be fired up, such as the Sun, as well as planets rich of all the elements might be formed, such as the Earth.
An example of supernova remnant, gases and dust, is the Pickering, just in this blog.
These elements fly in the galactic space until, maybe, meeting other dust and gas clouds and, maybe, forming more stars which, maybe, losing waste matter forming planets where, maybe, millions of comets inseminate water and organic compounds, primitive amino acids which, maybe, make the life begin, at least as we know and define it, now.
All the ‘maybe’ stress out the basic mechanism, both causal and random, used by the universe, (or by who created it such!), for the creation, making oak falling hundreds of acorns to generate another oak and the human beings to send a hundred million tadpoles to meet and couple a single ovule.
The supernova appeared in the sky of august in M101 galaxy (NGC 5457), in the Ursa Major boundaries, quite close to eta UMA, a well known star still observable in the first evening.
Despite of the low quality of the 10 minutes shot, the flaming supernova is clearly observable at four o’clock, right at the basis of a weak stars triangle.
To get an idea of the explosion magnitude, calculate that all the stars belong to our Milky Way, but the supernova, which is in the M101 galaxy, at more than 20 ly away.
That means that the supernova didn’t flame last august but some 20 millions of years ago, accounting the same time for our Milky Way and the M101. The supernova now is certainly off its peak shot, considering that typically a supernova shines that way for a few weeks, afterwards decaying in a neutron star or a black hole.
No more words now, I leave the image hoping that its message may reach you !
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