lunedì 31 dicembre 2012

Galassia del Triangolo (M33/NGC598 - Triangolo)




Specifiche
Ottica: TEC 140 f/7 - CCD QHY8 OSC - Guida parallela SPC900 con K3
Montatura: Losmandy G11
Pose: 8x10m RGB
Acquisizione con Nebulosity - Elaborazione con Photoshop
Sito: Pian Carlotta (RM) – novembre 2009
Note
Per la notte di fine anno scelgo una galassia, tra le poche che ho fatto, perché è l’oggetto che più mi ricorda un fuoco di artificio, una girandola, quasi come M101 nell’Orsa. Infatti qualcuno si ostina a chiamarla con lo stesso nickname: Galassia Girandola, appunto.
La Galassia del Triangolo (M33/NGC598) è una galassia a spirale distante circa 3 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione del Triangolo. Dopo Andromeda, M33 è la galassia non nana più vicina alla Via Lattea. Può essere vista con un binocolo sotto cieli più che perfetti, come una macchia ovaleggiante e dai contorni irregolari, qualcuno si picca di riuscire a vederla anche a occhio nudo in visione distolta.
E’ piuttosto piccola rispetto alle sue vicine, la Via Lattea e la Galassia di Andromeda, ma in realtà ha dimensioni medie rispetto alle altre galassie spirali presenti nell'Universo. Dopo le due sorelle maggiori, è il terzo membro del Gruppo Locale per grandezza e potrebbe essere una compagna di Andromeda, alla quale è gravitazionalmente legata.
M33 è ricca di regioni HII (nebulose a emissione contenenti idrogeno ionizzato) visibili meglio con lunghe esposizioni in Ha/OIII/SII, catalogate anche  separatamente, come NGC 604 nell'angolo nord-est di M33 e altre tre regioni H II più piccole: NGC 588, NGC 592, NGC 595.
L’ho fatta alla Carlotta a novembre, c’era Stefano e anche Luciano che era venuto a rilassarsi un po’, senza strumenti. Mi ha fatto un po’ penare la guida, alla fine l’ho fatta con K3 e la webcam, con buona pace di CCD e software sofisticati ! Al solito poche pose, le nuvole andavano e venivano, poco più di un’ora e solo colore, mentre le numerose nebulose hanno bisogno di un bel po’ di Ha. Buono a sapersi per la prossima volta.
A proposito di prossime volte, con questo post chiudo un ciclo, mi fermo per un po’, ho bisogno di riordinare hardware, software e soprattutto le idee. Ci sono periodi per parlare e scrivere e periodi per ascoltare e leggere.
Inoltre voglio cominciare la nuova campagna con la nuova CCD, le nuove ottiche e il nuovo PC, tutto nuovo, meno me. Bisogna mettere a punto un sacco di dettagli, appunti da riordinare, vorrei farlo in modo organico, un manuale, per esempio, magari un corso.
Credo che dire e dare agli altri quello che pensi e che fai sia periodicamente necessario in questa attività, non posso passare la vita a guardare in su da solo, se no mi prendono per matto !
 Buon Anno a tutti !!

Tech Specs
Lens: TEC 140 f/7 – CCD QHY8 OSC – Parallel guide SPC900 with K3
Mount: Losmandy G11
Exposure: 8x10m RGB
Acquisition: Nebulosity – Processing: Photoshop
Location: Pian Carlotta (RM), November 2009
My Notes
For the last night of the year I choose a galaxy, among the few I have, because is the object most resembling to a firework, a pinwheel. Almost like the M101 in UMA. Somebody, in fact, keeps on calling M33 with the same nickname: Pinwheel Galaxy.
The Triangulum Galaxy (M33/NGC598) is a spiral galaxy some 3 million ly apart from the Earth in the constellation of Triangulum. After Andromeda (M31) M33 is the non dwarf galaxy closest to the Milky Way. It can be seen with a binoculars under perfect skies, as a oval stain with uneven edges, somebody even claims to be able to see M33 by naked eye by turning the view !
It is rather small with respect to the neightbours, our Milky Way and Andromeda, but it is in the average scale in size compared with the other spiral galaxies in the Universe. After its major sisters, M33 is the third member of the Local Group by size and might be the companion of Andromeda itself, to which is gravitionally related.
M33 is very rich of HII regions (bright nebulae containing ionized hydrogen), better visible with long exposures in the Ha/OIII/SII bands, that are catalogued separately, like NGC604 at the NE corner, and other smaller, such as NGC588, NGC 592, NGC 595.
I have made M33 at the Carlotta, in November, Stefano was there, as well as Luciano who came just to relax, without any instruments. It made me labour a bit, the guide in particular, I used K3 and the webcam finally, to the face of more sophisticated CCDs and software ! Few exposures, as usual, clouds were coming and going, a bit longer than one hour and only RGB, while the internal nebulae would need long Ha exposure. To keep in mind for the next time !
By the way of the next time, with the present post I conclude a cycle and like to stop for a while, I need to tidy up my hardware and software and my ideas above all. There is a time for speaking and writing as well as a time for listening and reading.
Also, I have to start a new campaign with the new CCD, new optics and a new notebook, everything new, but myself. A lot of details must be still chosen and fixed. I have also a quantity of notes to collate, I like to do with the right approach, an handbook, for instance, even a brief elementary course, may be !
I believe that saying and giving what you think and do is periodically mandatory in my activity, I can’t spend my life looking above alone, otherwise they might think I'm crazy !
Happy New Year to everybody !


giovedì 27 dicembre 2012

Nebulosa Laguna (M8/NGC6523 - Sagittario)






Specifiche
Ottica: Intes M706 180 f/6 - CCD QHY8 OSC - Guida parallela SP900 con K3
Montatura: Syntha HEQ5
Pose: 4x10m RGB
Acquisizione con Nebulosity - Elaborazione con Photoshop
Sito: Fonte Vetica (Teramo) – Agosto 2008
Note
Voglio tornare sulla nebulosa Laguna, oggetto estremamente interessante per gli astrofisici perché sede di fenomeni astronomici, come ammassi aperti (NGC6530), regioni di formazione stellare, nebulose oscure, stelle giovani, gas caldi e soprattutto diversi globuli di Bok, nubi di materiale protostellare collassato, verosimilmente candidato a divenire il bozzolo di una stella nascente. La nebulosa contiene inoltre una struttura nota come "Nebulosa Clessidra", omonima della nebulosa planetaria nella costellazione della Mosca, e famosa per la scoperta al suo interno dei primi quattro oggetti di Herbig-Haro, ciò che prova la natura di fucina stellare della regione.
Ma non è per questo che mi piace e che ne ripropongo il dettaglio della zona centrale, io la Clessidra non riesco a vederla, figuriamoci, non riconosco neanche la zona di forma ‘lagunare’ che ne ispira il nome, la striscia scura che ne traversa la parte centrale, secondo chi l’ha così battezzata.
Semplicemente mi piace molto, il suo centro luminoso in particolare che mi ricorda una giostra infuocata dove girano e ballano le forme più strane, mi ispira positivo quel bagliore accecante che emerge dal buio con tutta la materia intorno che esulta e esalta il suo stesso esistere.
E poi mi ricorda l’estate, quella quando l’ho fatta in particolare, a Fonte Vetica, dopo un pagliaio di fettuccine al rifugio di Fausto, in una notte breve e divertente insieme a Stefano che era lì solo a farmi compagnia.
Provavamo l’Intes, ma prima il sindaco di Vattelapesca coi suoi fuochi paesani, poi un vento teso c’hanno lasciato fare solo quattro pose da 10 minuti. Che però hanno esaltato la qualità di questo gioiello con le stelle perfette e fatto quello che vedete, niente male per una notte apparentemente sprecata, in preda a una crisi di risate mal soffocate, sull’ISS e i suoi bulloni, con un gruppo di parrocchiani che russavano ignari nelle tende a pochi passi da noi.
Sembra un fiore, un fuoco di vita e di amore.
Perciò la dedico a mia madre che moriva proprio in queste ore, cinque anni fa.


Tech Specs
Lens: Intes M706 f/6 – CCD QHY8 OSC – Parallel guide SP900 with K3
Mount: Syntha HEQ5
Exposure: 4x10m RGB
Acquisition: Nebulosity – Processing: Photoshop
Location: Fonte Vetica (Teramo), August 2008
My Notes
I like to go back into the Lagoon nebula, an extremely appealing object for the astronomers, with its open clusters (NGC6530), star forming regions, dark nebulae, young stars and burning gases and, above all, several Bok globules, collapsed protostellar matter clouds, likely to turn into a nursery of rising stars.
The Lagoon also contains an object known as Hourglass nebula, not be confused with the better known nebula in the constellation Fly, but famous for containing the first four discovered Herbig-Haro objects, another proof of its star nursery nature.
But that’s not the reason why I’m posting now its central area detail, I can’t see any Hourglass anywhere, not even recognise the lagoon shape, ‘the dark lane crossing the central area’ according to who named the nebula.
I simply like M8 very much, I love its bright core in particular, which reminds to me a fire carousel around which  various shapes are dancing, that powerful light rising from the dark surrounded by matter in a triumphing merry-go-round suggests positive emotions to me.
Moreover, it reminds to me the summertime, the one when I take the picture in particular, at the Fonte Vetica refuge, after a big fettuccine course by Fausto, during a funny short night together with Stefano who was there just to assist me. We were testing the Intes reflector, but the Idontknowwhere pinwheels first and the wind later allowed only four 10 minutes exposures, that however show what that beautiful optic can do with its perfect stars and did what you can see !
Not so bad indeed for a crazy night spent trying to keep from laughing about the ISS bolts, with a group of young parishioners sleeping unaware just close to us.
It looks like a flower, a blossom of life and love.
That’s why I dedicate to my mother, who passed away just in these hours, five years ago.