sabato 28 luglio 2012

Il Cuore della Cocoon (IC5146 - Cigno)




Specifiche
Ottica: ZEN MakGregory 3000 f/12 - CCD QHY8 OSC - Guida fuori asse MZ5
Montatura: Avalon Linear
Pose: 5x30m RGB + 14x30m Ha + 19x30m OIII
Acquisizione con Nebulosity - Elaborazione con Photoshop
Sito: Monsampietro (AP) m 500asl – Luglio 2012

Note
Questo è un post particolare: ripete un oggetto già presentato, la nebulosa Cocoon nel Cigno, questa volta però riprendendone il cuore con una focale molto più lunga dei 400 mm che allora permisero di riprendere anche la cosiddetta coda, snodata lungo un tappeto di stelle.
E’ particolare appunto perché è il primo oggetto ripreso dalla mia nuova stazione di Monsanpietro (AP), dove ho fissato a terra su un piedistallo una robusta colonna con due piastre di acciaio per la regolazione e una di adattamento alla mia montatura Avalon Linear. La piastra a terra è isolata con un foglio di silicone industriale da 5mm che garantisce anche l’ammortamento elastico.
Il collaudo non poteva andare meglio, perché il sistema stazione-montatura ha permesso di riprendere quasi 50 pose ferme da 30 minuti l’una con un’ottica, il mio MakGregory ZEN 250, di 3 metri di focale (f/12) e circa 18 kg di peso con tutta la catena di ripresa e guida, ovviamente fuori asse.
Il merito di questa performance, degna di un osservatorio professionale, per me comunque insolita, va anche alla colonna fissa e al sistema di controllo e guida, il SynScan con EQ Ascom con guida Guidemaster, che si è piantato una sola volta in sei serate.
Ma è soprattutto un successo della Linear e della sua guida morbida, che ha dimostrato di poter lavorare a lungo senza errori ai limiti delle sue prestazioni nominali.
Ed è infine particolare il risultato di un oggetto certamente difficile così da vicino, idrogeno circondato da polveri blu-marroncino, come una corona sfumata. Questi colori sono dovuti sia all'emissione rossa del gas idrogeno eccitato dalla radiazione proveniente da stelle giovani e calde, sia al blu dovuto alle polveri che riflettono la luce stellare ai bordi di una altrimenti invisibile nube molecolare.
La sessione è stata anche un’occasione di prova per lo ZEN, che ha dimostrato di poter fare buone stelle e di lavorare sul cielo profondo anche a focale piena, f/12 cioè, obiettivamente buia, a condizione di compromessi tra guadagni elevati, che schiacciano la dinamica, o la rinuncia ai filtri, problema comunque inessenziale sulle galassie.
Senza dubbio, comunque, quest’ottica è formidabile in alta risoluzione, su luna e pianeti, per la sua apertura e la bassa ostruzione (26%).
A dire il vero meditavo di venderla, credo che la terrò invece, anche perché da qualche prova preliminare, riducendo la focale di un 20% (2500mm, f/10) o anche di più, le sue prestazioni migliorano certamente.
A condizione di arrangiarci anche un focheggiatore sulla catena di ripresa, attualmente infatti il fuoco si fa muovendo lo specchio primario: con un cattivo seeing c’è da diventare matti!


Tech Specs
Lens: ZEN MakGregory 3000 f/12 – CCD QHY8 OSC – Off-axis guide with MZ5
Mount: Avalon Linear
Exposure: 5x30m RGB + 14x30m Ha + 19x30m OIII
Acquisition: Nebulosity – Processing: Photoshop
Location: Monsampietro (AP) mt 500asl - july 2012

My Notes
This is somehow a special post: it replays an objects already presented in this blog, the Cocoon Nebula in the constellation Cygnus, but going now in depth into its core with a focal length much longer than the 400 mm through which a picture of its long tail was taken too, on a bed of stars.
It is a special post also because it is the first sky object shot with my new station in Monsampietro (AP), where I just fixed on a iron base on the ground a sturdy column with two adjustment iron plates, plus one to meet my Avalon Linear mount. A 5mm silicon sheet underneath the ground plate compensates for vibrations.
The test couldn’t perform better: the station-mount system allowed to shot some 50 firm exposures, half-hour each, with an optic, my MakGregory 10” ZEN, with 3 metres focal length (f/12) and some 18 kg weight, with the main CCD and the off-axis set.
The credit for this performance, worth of an observatory, however unusual for me, certainly goes also to the fixed column as well as to the control/guide system, the SynScan with EQ Ascom with Guidemaster which shut down just one time during six nights.
The most credit must be given undoubtedly to the Linear mount soft way of guiding, that proved to be able to work without problems also under limiting conditions.
Finally, the result also is special for an object so difficult when so close, hydrogen sorrounded by blu-brown dust, likewise an hazy crown. Those colours are due to both the red hydrogen emission excited by the young hot stars and to the blue color reflected by the dust at the edges of a molecular clouds revealed just by its light.
The session has also been a test for the ZEN itself, which confirmed its ability of picturing good stars, as well as to shoot deep-sky objects at its native focal lenght, f/12, undoubtedly dark, balancing between high gains, that is shorter dynamic range, and removing any filtering, that doesn’t affect in the case of galaxies.
Beyond doubts, however, this optic can smartly work for high resolution capturing on moon and planets, for both its good aperture and its quite limited obstruction (26%).
Frankly speaking, I planned to sell it, but I think I will retain it instead, also because preliminary try-outs have shown good performances with some 20% reducers (2500 mm, f/10) or even lower. Provided that, however, a precise focuser is placed along the capturing chain: the focus, in fact, is now obtained by push-pulling the primary mirror, what under bad seeing conditions can drive you mad !.

domenica 8 luglio 2012

Galassia Whirlpool (M51 - Canis Venatici)





Specifiche
Ottica: Vixen Visac 200 f/9 – CCD QHY8 - Guida parallela Walimex 500 2x, Philips 900
Montatura: Synta HEQ5
Pose: 4x10m RGB
Guida con K3 - Acquisizione con Nebulosity - Elaborazione con Photoshop
Sito: Forca Canapine (PG) m 1800asl - Maggio 2009

Note
M51 è un oggetto astronomico che comprende due galassie distinte, nella costellazione boreale dei Cani da Caccia.
La più grande e famosa è la Galassia Vortice (anche nota come NGC 5194 o M51A), una classica galassia a spirale, scoperta da Messier nel 1773. La più piccola galassia compagna nota come NGC 5195 (o anche M51B), parzialmente coperta da un braccio di polvere della spirale Vortice, è stata scoperta da Mechain nel 1781, il che la dice lunga sugli strumenti che usavano questi eroici pionieri dell’astronomia.

La Galassia Vortice è una delle galassie più brillanti del cielo: è infatti abbastanza luminosa da poter essere osservata anche con un binocolo, in un cielo scuro e limpido, in cui appare come una macchia chiara ovale, mentre un piccolo telescopio è sufficiente per localizzare la compagna minore e l'alone esteso della galassia principale. Con un buon specchio di 8”, sempre comunque sotto un buon cielo, si può distinguere la struttura a spirale della galassia maggiore, M51A.
Buona parte della sua intensa luminosità è dovuta alla presenza, nei bracci, di ammassi stellari giovani. Questa galassia fu la prima di cui si osservò la struttura a spirale logaritmica, dovuta probabilmente alle interazioni gravitazionali con la galassia più piccola. Le due galassie sono unite da un involucro comune di gas e la loro interazione provoca nella minore un deciso incremento della creazione di stelle.

La distanza di M51 dalla Terra è piuttosto imprecisa (tra 15 e 37 milioni di anni luce) e il suo diametro totale è compreso tra 50.000 a 100.000 anni luce.  
La sua declinazione è molto settentrionale, rendendola circumpolare da gran parte dell’emisfero boreale, tutta l’Europa e parte del Nordamerica.
Il periodo migliore per la sua osservazione è compreso fra febbraio e agosto.

C’è indubbiamente qualcosa di impressionante nell’immagine di questi due oggetti quasi avvinghiati tra loro, di fatto un piccolo universo che ne divora lentamente un altro, ricorda infiniti episodi simili tra animali sulla Terra.
Ha ispirato molti profeti esoterici che ci hanno visto messaggi cosmici grandiosi e terribili, dragoni fiammeggianti, donne gravide, tutto in ambiti biblici e evangelici, con naturalmente l’immancabile Nostradamus.
L’ennesima prova della nostra origine cosmica e del nostro incoercibile quanto incomprensibile senso di colpa !

Tornando all’astronomia, in effetti questa immagine da bene l’idea dello scontro tra galassie, uno dei tantissimi episodi cosmici accaduti e che accadranno. Ci fa pensare a quello che sembra inevitabile tra noi e la galassia di Andromeda, non ricordo più tra quanti miliardi di anni. E, per essere ottimisti, da l’idea che potrebbe non essere tanto terribile e distruttivo considerate le scale spazio-temporali, magari neanche ce ne accorgiamo !.

L’ho fatta quasi per caso a Forca Canapine, la seconda notte dello Star Party di M101, una serata strana, niente funzionava bene, a turno quasi tutto si impicciava.
Non è un capolavoro certo, non ne sono fiero, ma con uno specchio di quasi 2 metri di focale, guidato in parallelo da un piccolo obiettivo 500 a zoom 2x è un mezzo miracolo. Non è fermissima infatti, ho dovuto scartare  più della metà delle pose, salvandone solo 4 da 10m, roba da far inorridire Stefano, però l’oggetto si vede bene.

Naturalmente l’aspetto al varco con i 3 metri dello ZEN, c’è una sola bella stella di 7ma in fuori asse. Forse proprio la prossima luna, la luna del mio n-mo compleanno !



Tech Specs
Lens: Vixen Visac 200 f/9 – CCD QHY8 – Parallel guide Walimex 500 2x, Philips 900
Mount: Syntha HEQ5
Pose: 4x10m RGB
Guide: K3 – Acquisition: Nebulosity – Processing: Photoshop
Location: Forca Canapine (PG) mt 1800asl - May 2009

My Notes
M51 is a double deep sky object formed by two distinct galaxies, in the constellation Canis Venatici. The bigger one, M51A, is the quite famous Whirlpool (aka NGC5194), a classic spiral galaxy, discovered by Messier himself in 1773, while the smaller one, M51B, (aka NGC 5195), partly hidden by a dust arm of the major one, was discovered by Mechain in 1781, what proves the poor quality of the telescopes used by those heroic pioneers.

The Whirlpool galaxy is one of the brightest in the sky, bright enough indeed to be seen, in a clear and dark sky, even with a binocular, as a white oval-shaped spot, while a small telescope can catch the minor companion as well as the extended halo of the major galaxy. With a good 8” reflector, under a clear sky however, the spiral structure of M51A can be observed. A great fraction of its brightness is due to young clusters in the arms.
M51 was the first galaxy where the log-spiral structure was observed, likely caused by the gravitational interactions with the minor companion. The two galaxies are bond together with a common shell of gases and their interaction causes a marked increase of the star forming processes in the minor one (M51B).

The distance of M51 from the Earth is rather inaccurate, between 15 and 17 million light years, and its total extension is evaluated between 50 and 100 thousands light years. M51 has a very high north declination, being circumpolar for the major part of the boreal hemisphere, the entire Europe and part of North America.
The most favourable period for its observation is quite long, from February to August.

No doubt that the image of these two objects locked in embrace is somehow impressive: one universe slowly devouring another one, reminding infinite events between animals on Earth! 
That spectacle inspired several esoteric prophets to guess prodigious and dreadful cosmic warnings, flaming dragons, pregnant women, all within biblical or evangelical scenarios, and, unfailingly, with Nostradamus. Once more proof of the human origin and of our incoercible and incomprehensible sense of guilt.

Back to astronomy, the image actually gives the idea of the collision of galaxies, one of the many and many cosmic events that occurred and will occur again, somewhere, some when. And makes us think to the collision between our Milky Way and Andromeda, expected I don’t remember in how many billions years ! And, to be optimistic, suggests that, although terrible, that event might not destroy the Earth, who knows, may be we won’t even realise it !

I made that picture almost by chance at Forca Canapine, the second night of the Star Party during which I made M101, quite a strange session, nothing seemed to work correctly, everything stopped on turn !
OK, it is not a masterpiece, I am not particularly proud of it, but is a quasi-miracle considering I was using a 2 metres reflector, guiding with a short 500mm, zoomed 2x objective. In fact, it is not perfectly firm, I discarded more than half of the shots, finally keeping just four 10 minutes photos (Stefano would be horrified !), but the objects can be clearly seen !
Of course I lie in wait for it, with my ZEN 3 metres focal, there is one bright star (7th) for off-axis guide. May be just the coming new moon, the moon of my nth birthday !