sabato 21 settembre 2013

Nebulosa Aquila (M16 - Serpente)





Specifiche
Ottica: TEC 140 f/7 - CCD SXVR-H694 - Guida fuori asse MZ5
Montatura: Avalon Linear
Pose: 12x10m bin1 Ha/OIII/SII + 6x10m bin2 R/G/B
Acquisizione con Nebulosity - Elaborazione con Photoshop
Sito: Monsanpietro (AP), settembre 2013

Note
Eccoci qui di nuovo dopo tanto tempo, nove mesi giusti, giusti, il tempo di una gestazione e io non ho gestito un bel niente ! E’ vero anche che il tempo ha fatto schifo, perlomeno qui nel centro sud d’Italia, infilando puntualmente una bella perturbazione per ogni luna nuova, o quasi. In realtà qualche nottata serena c‘è stata ma davvero estemporanea e solo i fortunati che fotografano da dove vivono l’hanno potuta sfruttare.
Veramente l’ho avute anch’io, a marzo mi pare, due o tre belle nottate, ma mi sono perso dietro i miei nuovi giocattoli e non ho fotografato un bel niente. Poi ho avuto la bella idea di stare male ed eccomi qua, ho ricominciato all’inizio di agosto, col Sagittario già alto (si fa per dire) a sud in prima serata. Torno proprio con l’equinozio di autunno, quando cominciano le notti lunghe e buie (e fredde!) d’inverno!
Dicevo che ho nuovi giocattoli, uno, il TEC 140 ce l’ho in realtà da anni, sempre sotto il letto, che mi vergogno a dirlo, uno dei migliori rifrattori in circolazione.
La vera novità è la nuova CCD, una Starlight SXVR-H694, rigorosamente b/n ché devo imparare a colorare, ma ancora non ci riesco bene. Rumorosa quanto un gatto, ottima la sensibilità (mi piace dire che vede pure col tappo), l’alta risoluzione con 6 Mpixels da 4.54µ e chip piccolo (12.5mmx10mm) che mi allunga virtualmente tutte le ottiche.
Ma addio agli oggetti grandi, le grande nebulose rosse con cui mi sono fatto le ossa!
Per prima cosa allora ho deciso che rifarò qualche oggetto che merita maggior dettaglio e il primo che mi è capitato è proprio M16, la nebulosa Aquila nel Serpente, già bella a Sud nelle prime ore di buio. L’ho già fatta anni fa e presentata sul blog, dove potete rileggere le sue caratteristiche astronomiche.
Non ho avuto gran che di tempo e l’oggetto era bassotto, ma il mio sud-ovest è bello buio prima sui verdi monti della Laga e il lontano il Gran Sasso, poi sui vicinissimi Sibillini, così l’ho lavorata in tre serate. Guida tranquilla on la mia Avalon Linear controllata con PHD.
Poi siccome non mi piacevano le pose colore l’ho ripresa e processata in Ha, OIII e SII, eliminando così anche qualche chiarore diffuso dell’orizzonte.
Il risultato lo vedete, apparentemente in falsi colori, tipo paletta Hubble, anche se non lo è. La posa originaria è un merging HSOO (LRGB) e non per caso. Lo zolfo infatti, ho pensato, sta nel rosso e l’ossigeno tra blu e verde, chissà che non sia proprio così! Notevole è l’assenza di rumore e il dettaglio che si vede andando dentro quelle nuvole dall’inquietante aspetto androide, che racchiudono al loro interno stelle in formazione e che vengono modellati, illuminati e lentamente consumati proprio dalla luce ultravioletta che proviene dalle brillanti stelle appena nate. All’interno ci sono gli embrioni di prossime stelle che usciranno dalla loro “placenta” di gas denso e scuro quando la luce ultravioletta delle stelle vicine avrà sgretolato e soffiato via queste incredibili stalagmiti gassose. Tra pochi milioni di anni, un battito di ciglia cioè nello spazio-tempo dell’universo, le colonne di gas saranno sparite e le nuove stelle si uniranno alle compagne che le stanno aiutando a nascere.
Sono contento di essere tornato, con una foto di buona qualità, la dedico a Tamara, la vecchissima amica di mia madre che l’ha finalmente raggiunta pochi giorni fa !
Cieli sereni per tutti e un magnifico autunno !


Tech Specs
Lens: TEC f/7 – CCD SXVR-H694 Off-axis guide with MZ5
Mount: Avalon Linear
Exposure: 12x10m bin1 Ha/OIII/SII + 6x10m bin2 R/G/B
Acquisition: Nebulosity – Processing: Photoshop
Location: Monsanpietro (AP), September 2013
My Notes
Here we are again after a long, right nine months, just the time of a pregnancy, but I have create little or nothing!
It should be mentioned that the weather has been awful, at least in the central Italy, punctually choosing the new moon periods to be covered. Strictly speaking a few clear nights did occur extemporary here and there, but only those living where their station is could catch the chance to work.
I had a couple of fair night however, it was on early March, but I was lost to check my new toys and I couldn’t shoot anything. Then I had the smart idea to fall ill, so I started again at August beginning, with the Sagittarius already well up (it goes without saying!) to the south on early night.
I am back just for the Fall equinox, when the long, dark (and cold!) winter nights start.
I mentioned of my new tools, although one, the TEC 140 has been sleeping below me for some six years (shame on me!), one of the best refractor on the market ! The true change is my new CCD, the Starlight SXVR-H694, rigorously b/w since I must learn the art of colours, although I didn’t yet !
As noisy as a cat, high sensitivity (I like to say that it can see even through the cover!), high resolution with 6 million 4.54µ pixels and a small (12.5mmx10mm) chip, which makes my lens much longer. So goodbye to my beloved large nebulas where I learned this difficult art !
I first planned to visit again those objects deserving the deeper detail of the smaller pixels, the first one beeing just M16, the Eagle Nebula, already well to the south at the early darkness.
I did it already years ago, it is in this blog where you can read its astronomical features.
I had not long time and the objet was quite low, but my south-west is quite dark from the Laga mountains, through  Gran Sasso group as far as the very close Sibillini chain, so I could work M16 along three clear nights.
The guide was easy on my Avalon Linear via PHD software. Since I didn’t find the colour poses satisfactory, I used Ha, OIII and SII filters so cutting out a bit of scatter light on the horizon.
You can see the result, apparently in false colours, similar to the Hubble palette, although it is different. The base is a HSOO (LRGB) merging, not casually chosen. The sulphur in fact is a red region line and the oxygen contains both blue and green, may be this is the actual combination !
A quite low noise is remarkable indeed, as well as the details visible going through those clouds with its disquieting human looking, hiding new-born stars, modelled, light up and slowly burnt down by the ultraviolet radiation of the bright stars. Inside the pillars the ‘embryos’ are of the new stars which will grow up from that dark gaseous ‘placenta’ as soon as the ultraviolet light of the closest stars will crumble and blow off those amazing  stalagmites. Within a few millions years, that’s more or less a blink in the space-time scale of the Universe, the gas pillars will disappear and the newborn stars will join the companions which are presently helping them to spring up.
Happy to be back with a good picture, let me dedicate it to Tamara, the old friend of my mother who at last joined her few days ago !.
Clear skies to everybody and a beautiful Fall !


1 commento:

  1. Grande ritorno del Barbaliscia, complimentissimi e un caro saluto!!!
    P.S. mostruosa l'accoppiata tec-h694 :-O

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